Nonostante sulle nostre teste continui a splendere un caldo sole estivo, sul Mediterraneo e buona parte dell’Europa centro settentrionale vanno preparandosi importanti modifiche all’impianto sinottico. Tutti gli indici teleconnettivi ed i principali modelli matematici di previsioni sono concordi nel vedere, sul lungo termine, un progressivo rafforzamento dei flussi zonali che circumnavigano l’azione perturbata del vortice polare con conseguente annullamento delle ondulazioni meridiane foriere di discese di aria fredda verso basse latitudini ma anche, come nel nostro caso, di imponenti risalite di aria calda sub tropicale.
Questa tendenza è avvallata anche dall’andamento della Mjo, analizzato in connubio con il Nino vigente, attualmente in forte fase 7 (fase caratterizzata da forti anomalie negative di pressione ad ovest delle isole britanniche ed anomalie di segno opposto sul Mediterraneo ed Europa centro occidentale) ma tendente ad indebolirsi nei prossimi giorni fino a divenire completamente ininfluente sull’evoluzione meteorologica europea e dalla futura evoluzione della ITCZ, zona di convergenza inter tropicale, che scenderà di 4°/5° di latitudine determinando una ritirata dell’anticiclone africano verso l’entroterra nord africano.
Quanto detto è tradotto graficamente nell’elaborazione a corredo dell’articolo, fonte ECMWF – GFS. Sul Mediterraneo tornerà a pieno regime l’estate, tuttavia, se si eccettua la penisola iberica dove resisterà una roccaforte di calore, al momento ci sentiamo di scongiurare il ritorno a termiche eccessive come quelle sperimentate fino a qualche ora fa.