Domani e mercoledì, l’afa opprimente stazionaria ormai da fine giugno sulla nostra isola, eccezion fatta per una breve parentesi di maestrale attorno al 10 luglio, verrà smorzata, almeno nelle zone interne e montuose, dal ritorno dei temporali pomeridiani. Le cause sono da ricercarsi nell’ingresso sulla nostra isola di una goccia fredda in quota, immaginabile come una bolla di aria secca e fredda attorno ai 5500 metri di quota immersa nel catino anticiclonico di matrice sub tropicale. Per intenderci, alla quota di 500 hPa (circa 5500) mentre tutta l’Italia registrerà temperature attorno ai -5°C/-7°C, sulla Sardegna si arriverà fino a termiche di -12°C/-13°C.
Aria fredda e secca in quota che andrà ad impattare e contrastare fortemente con l’enorme bacino di energia potenziale, calore ed umidità accumulatosi al suolo nel corso dell’ultima settimana. Nel pomeriggio odierno, come sottolineato nell’approfondimento del mattino, registreremo le prime avvisaglie dell’intrusione di aria fresca con i primi fenomeni tra Barbagia di Belvi, di Seulo e zone interne ogliastrine ma dalla giornata di domani l’instabilità andrà via via crescendo per raggiungere l’apice nella giornata di mercoledì.
Gia domani, come si evince dal nostro LAM che riporta gli accumuli pomeridiani, i fenomeni si faranno più intensi e potranno interessare il Goceano, Monte Acuto, il Meilogu, Marghine, la Barbagia, zone interne dell’Ogliastra, la Trexenta e, localmente, i monti del Sarrabus e Sulcis. Puntualmente i fenomeni potranno risultare intensi ed accompagnati da grandinate.
Mercoledì, come si evince dal LAM elaborato da MeteoGiornale, i fenomeni raggiungeranno la massima intensità e diffusione a tutte le zone interne isolane.
Per maggiori dettagli, circa la localizzazione ed intensità dei fenomeni vi richiamiamo agli aggiornamenti di domani.