La giornata di ieri ha proposto, come ben saprete, un’instabilità diurna a dir poco esplosiva. Nel nostro piccolo abbiamo cercato di seguire l’evoluzione in real time, dando ampio risalto al vostro materiale multimediale. Ed è per questo che vogliamo ringraziarvi per averci seguito in tantissimi. Il nostro vuol essere un servizio professionale, in qualche modo esclusivo, ma senza la vostra attenzione e partecipazione non avremmo strumenti aggiuntivi imprescindibili.
Abbiamo parlato dei temporali, delle grandinate, dei nubifragi. Abbiamo avuto tantissimi disagi e anche danni, spesso incalcolabili. E’ il frutto dell’escalation temporalesca degli ultimi giorni, entrata nel vivo non appena gli sbuffi d’aria fresca in quota si sono moltiplicati. Sbuffi che sono andati a miscelarsi col caldo-umido presenti al suolo e la miscela creatasi ha prodotto effetti ampiamente descritti. A questo punto la domanda è: tutto finito? Per rispondere vi invitiamo ad osservare le proiezioni del nostro LAM.
Noterete voi stessi una minore diffusione dei fenomeni ed anche una minore intensità laddove presenti, tuttavia nelle aree cerchiate non sono da escludere episodi temporaleschi violenti. Si abbatteranno in Gallura e sui rilievi al confine tra tre province: il nuorese, la Gallura e il sassarese. Nelle interne ogliastrine gli accumuli potrebbero aggirarsi tra 20 e 30 mm, con punte leggermente più alte sulle pendici del Gennargentu. Tra Baronie e Monte Acuto si scorgono gli accumuli più ingenti: addirittura si potrebbero superare i 50 mm, il ché se confermato esporrebbe quei settori a pesanti nubifragi. Anche oggi, considerando indici d’instabilità elevatissimi, non escludiamo forti grandinate.
Poi vi saranno degli acquazzoni temporaleschi sui monti del Sarrabus, mentre dovrebbero risultare sporadici tra le montagne di Capoterra e il medio Campidano. E’ bene sottolineare che a fronte di indici d’instabilità elevatissimi – lo si è appena detto – non sono da escludere manifestazioni temporalesche più consistenti anche laddove gli accumuli parrebbero inferiori. Insomma, anche oggi occhi aperti.