L’aggiornamento mattutino sull’imminente ondata di calore ha evidenziato uno spostamento dell’asse anticiclonico verso ovest e la presenza di una discreta circolazione fresca sui Balcani. Elementi che potrebbero favorire una parziale riduzione della magnitudo del caldo, ma… Già, c’è un ma. Se realmente si dovesse andare incontro a un dominio anticiclonico duraturo – oltre la settimana – i tassi di umidità registrerebbero un’impennata. Ed ecco quindi che le temperature reali – si spera non superino 35°C – passerebbero in secondo piano. A quel punto subentrerebbero le temperature percepite dal nostro organismo, se preferite “temperature apparenti” o “indice di calore”.
L’afflusso d’aria calda, transitando sul Mediterraneo, si caricherebbe di vapore ed ecco che l’umidità andrebbe alle stelle. Il problema, perché trattasi di problema, riguarderebbe soprattutto le aree costiere. Nelle zone interne, laddove l’influenza marittima non riuscirà ad arrivare, il caldo sarà secco e gli ipotetici 35°C rimarrebbero tali. Avremo però delle aree che pur distanti dal mare subiranno egualmente gli effetti delle correnti marittime. Ciò detto, ipotizziamo massime di 34-35°C: già con umidità al 50% vorrebbe dire percepire circa 40°C. Se l’umidità dovesse risultare maggiore – ipotesi da non escludere per varie zone dell’isola – si metterebbero a segno valori termici terribili.
Intendiamoci, sul termometro non leggerete 40°C ma il nostro organismo li percepirà tutti. Questo perché alti contenuti di vapore acqueo ostacolano il processo traspirativo, ovvero quel meccanismo – la sudorazione – che ci consente di espellere il calore in eccesso. Insomma, a prescindere dall’entità reale del caldo ci sarà da soffrire.