Giugno, mese che decreta l’inizio della stagione estiva sia dal punto di vista meteorologico che astronomico, è stato spesso in passato caratterizzato, specialmente nella sua prima metà, da eventi temporaleschi molto intensi. In questo periodo dell’anno, il forte riscaldamento del suolo e dei mari, la presenza di elevati quantitativi di umidità nei bassi strati a causa della stagnazione dell’aria e le residue incursioni di aria fredda polare sono un mix perfetto di ingredienti termodinamici per veri e propri nubifragi.
Nel primo pomeriggio del 15 giugno 2010 un violento sistema temporalesco, associato ad una linea di groppo in spostamento dal canale di Sardegna direzione SSW-NNE, investe il capoluogo sardo arrecando allagamenti di case, scantinati, chiusure di strade, innumerevoli interventi dei vigili del fuoco e l’evacuazione di alcune abitazioni dell’hinterland.
Per chi volesse studiare il fenomeno esiste un REPORT TECNICO dell’evento pubblicato su un sito di ricerca/studio di eventi estremi italiani. In questa sede ci limiteremo ad offrirvi un documento video su quelli che sono gli effetti di questi improvvisi temporali estivi.