Che la Sardegna fosse un’isola estremamente varia dal punto di vista climatico l’abbiamo sperimentato i giorni scorsi, proponendovi le incredibili minime prossime agli 0°C nelle vallate interne, ma … vi sareste aspettati pure una tempesta di neve sopra i 1500 metri? E’ quello che accadde nel pomeriggio del 2 giugno 2006 sul Gennargentu.
In occasione di un’intensa avvezione di aria fredda artica nel Mediterraneo (con temperature a 1500 metri, come da elaborazione grafica, fino a 5°C ma inferiori durante i fenomeni temporaleschi) un gruppo di amanti degli eventi estremi, tra cui il sottoscritto, partì da Cagliari in direzione del Bruncuspina con la speranza di incontrare qualche sporadico fiocco. L’arrivo al rifugio a quota 1570 metri fu promettente: la temperatura oscillava attorno agli 0°C, il cielo coperto di un bianco candido e l’atmosfera sferzata da impetuosi venti attorno ai 100km/h che enfatizzavano la sensazione di freddo. Iniziammo a scalare fino alla vetta Bruncuspina, 1825 metri, in compagnia di qualche fiocco svolazzante misto a graupel. L’obbiettivo era raggiunto, la neve l’avevamo vista e fotografata ma nessuno poteva immaginare (non avendo immagini sat e radar in diretta a portata di mano) ciò che la natura aveva in serbo per noi…
Di pomeriggio, quando ormai la comitiva era pronta per il rientro in città, un nucleo temporalesco si addensò sulla zona del rifugio scatenando una vera e propria tempesta di neve con temperature leggermente inferiori allo zero. I fiocchi fecero presa velocemente sulle superfici orizzontali e verticali, sospinti dalle forti e gelide raffiche, fino a qualche metro sotto i 1500 metri!
Un evento con tempi di ritorno pluridecennali e caratterizzato da fortissime emozioni che solo la Sardegna può regalare; fu davvero incredibile pensare che di li a poche ore saremo tornati in piena estate!