Gli ultimi aggiornamenti modellistici, avvicinandoci progressivamente all’evento meteo, hanno limato e corretto il tiro “ridimensionando” la calura attesa sulla nostra isola e relegando il “peggio” alla penisola iberica, Francia ed isole britanniche. Sia chiaro, sulla nostra isola farà si caldo e molto umido ma scongiuriamo ormai per certo il raggiungimento dei 40°C, ma andiamo con ordine.
Abbiamo scelto di suddividere, per praticità e semplificare l’esposizione, l’imminente ondata di caldo in due fasi preminenti.
La prima, dal 27 giugno al 2 luglio, durante la quale l’ondulazione meridiana sarà particolarmente vigorosa e l’ingresso delle masse d’aria sub tropicale sull’Europa centro occidentale veemente. Come si evince dall’elaborazione grafica su base ECMWF – GFS, tra le coste marocchine, algerine e penisola iberica si raggiungeranno e supereranno diffusamente i 40°C, in Francia i 36°C e sull’Inghilterra meridionale persino i 30°C! La Sardegna sarà la regione italiana più vicina al nocciolo caldo del promontorio anticiclonico africano pertanto maggiormente esposta a picchi termici attorno ai 35°C.
La seconda fase, dal 3 luglio e per buona parte della prima decade del prossimo mese, vedrà l’ondulazione meridiana traslare verso levante e coinvolgere maggiormente il Mediterraneo centrale. I massimi di pressione, la stabilità e la stagnazione dell’aria saranno sovrani di una buona fetta d’Europa, dall’area mediterranea fino alla penisola scandinava, decretando un considerevole e progressivo aumento dei tassi di umidità nei bassi strati, come ben spiegato ieri dal mio collega in questo EDITORIALE. Sulla nostra isola a far paura non saranno i valori massimi di temperatura, diffusamente compresi tra 33°C e 35°C, bensì l’indice di calore, o heat index, che arriverà localmente a toccare i 40°C.