L’abbiamo definita “bomba iberica” perché gli effetti che sta producendo, da giorni, sull’Europa occidentale sono rilevantissimi. Sono state registrate grandinate, furiose, trombe d’aria e nubifragi. Basterebbe menzionare solo uno degli elementi atmosferici indicati per dare ampio risalto ad una configurazione barica tra le più pericolose. Purtroppo, lo sappiamo bene, la stagione estiva è la più propizia per la genesi di strutture cicloniche come l’attuale. Trattasi di Vortice Instabile, se preferite di una pericolosissima “goccia fredda”. Chi ci segue avrà imparato a conoscerne il significato e saprà bene quanto tali figure possono risultare imprevedibili.
Osservando l’ultimo scatto satellitare disponibile emerge evidente un elemento: lo spostamento, rispetto a ieri, verso est. Una traslazione sostanziale, che ha condotto la “bomba iberica” a due passi dalla Sardegna. La rotazione ciclonica, ovviamente in senso antiorario, continua a richiamare su di noi umidissime correnti di Libeccio. Le frecce indicano la provenienza del vento e nel disegnarle siamo stati attenti al corretto posizionamento: noterete la delimitazione di una banda nuvolosa temporalesca, quella banda che stamattina transitava nuovamente nel sud Sardegna producendo acquazzoni temporaleschi localmente importanti.
Ma quel che preme sottolineare, prima di concludere, è che la traversata non è ancora finita: entro domani ritroveremo il Vortice sui nostri mari e l’instabilità che andrà a scatenarsi potrebbe mostrarsi ben più cattiva del previsto. Vi invitiamo a seguirci perché in giornata saremo in grado di fornirvi maggiori dettagli sulla previsione per la giornata di mercoledì 17 giugno.