Al momento è solo un’ipotesi, ipotesi sulla quale si sta discutendo e ragionando da giorni alla luce delle emissioni modellistiche giornaliere e degli importantissimi aggiornamenti riguardanti le anomalie termiche delle acque superficiali oceaniche. Vorremmo partire proprio dalla mappa riguardante le SSTa, perché per poter stilare una linea di tendenza affidabile riteniamo siano imprescindibili per le ben note influenze sulla circolazione generale dell’atmosfera (in particolare sul “Jet Stream” o “Corrente a Getto”).
Vorremmo farvi notare temperature ben inferiori alla norma su tutto il tratto d’Atlantico che dalle coste statunitensi si estende ai litorali scandinavi, così come pure dall’Atlantico iberico-marocchino verso le coste dell’Africa subtropicale. Le anomalie negative in quest ultimo tratto d’Oceano rappresentano un grattacapo non da poco: sappiamo infatti che laddove le termiche sono inferiori alla norma, il Jet Stream subisce una curvatura ciclonica con conseguente sviluppo di Basse Pressioni o ancor peggio delle temibili gocce fredde.
Ora passiamo all’analisi del MultiModel. Abbiamo preso come riferimento la data del 13 giugno, perché in grado di esprimere graficamente le nostre deduzioni: l’isolamento di una goccia fredda iberico-marocchina potrebbe supportare l’elevazione del promontorio anticiclonico africano sull’Italia. La Sardegna, anche stavolta, rischia di trovarsi sotto la bolla sahariana con temperature che schizzerebbero rapidamente oltre 35°C. Di certo è prematuro fornire dettagli, ma qualora dovesse realmente realizzarsi la configurazione barica in oggetto ecco che la terza, violenta ondata di caldo stagionale – dopo le due di maggio – verrebbe servita su un piatto d’argento.