Dopo aver riscontrato un andamento di maggio alquanto anomalo – l’articolo proposto ieri ci dava conferma del piazzamento in cima alla classifica dei mesi di maggio più caldi di sempre – avevamo dedicato due distinti approfondimenti anche sull’andamento climatico di giugno: il primo evidenziò importanti anomalie termiche positive nel corso della prima settimana, il secondo confermò tale orientamento.
Oggi, visto che anche la terza settimana è alle spalle, abbiamo dedicato la nostra attenzione a quanto accaduto da inizio mese sino alla giornata del 23 giugno. Quel che emerge è lampante: l’Italia è ancora alle prese con medie termiche ben superiori rispetto al valore trentennale di riferimento (periodo 1981-2010). Le regioni del Nord evidenziano gli scostamenti maggiori: localmente 2-3°C in più, con picchi di oltre 5°C lungo i confini alpini centro orientali. Le deviazioni appaiono più contenute man mano che si procede verso sud, tant’è che in ampie zone del Mezzogiorno abbiamo avuto temperature sostanzialmente in linea con l’andamento stagionale. In Sicilia abbiamo avuto addirittura valori leggermente inferiori alla media trentennale di riferimento, soprattutto sui settori centro orientali.
Per quanto riguarda la Sardegna, invece, riscontriamo anomalie termiche positive sui settori occidentali – evidente l’influenza dell’incursione nord africana con annesso scirocco – nell’ordine di 1-2°C in più al di sopra della media. Deviazioni più contenute ad est e in maggior misura nel cagliaritano: in quest ultimo caso le temperature non si sono discostate troppo dai valori trentennali di riferimento.