Questo lo scenario che sembra profilarsi nel brevissimo termine. Mentre si accrescono gli sbuffi d’aria instabile sul Mare di Sardegna, laddove osserviamo rovesci di pioggia in estensione verso est, da nord si accinge a penetrare dell’aria piuttosto fresca in quota. Come ben sappiamo in un contesto anticiclonico quale l’attuale, anche pochi sbuffi basterebbero a far sì che l’instabilità si scateni in men che non si dica. In effetti è quel che dovrebbe accadere nelle prossime 48 ore.
Possiamo dirvi, con certezza quasi assoluta, che il maggior rischio di precipitazioni lo avremo domani. La nuvolosità, per la verità in parziale aumento già in queste ultime ore serali, si presenterà a sprazzi dal mattino e sfrutterà il mix tra il riscaldamento diurno e l’aria fresca in quota per accrescersi ulteriormente. Nelle ore centrali, allorquando le temperature saranno più elevate, il carburante necessario alla genesi di celle temporalesche imponenti sarà più che sufficiente. Tesi confermata dal LAM targato MTG che nell’ultima corsa disponibile (quella delle 12Z) dà piogge nelle nostre zone interne.
Non avendo a disposizione l’elevata risoluzione del nostro modello (a proposito, seguiteci con attenzione domattina perché saremo in grado di darvi gli ultimi dettagli sull’eventuale peggioramento pomeridiano) possiamo farci un’idea di massima sulle aree più colpite: certamente il Gennargentu, a seguire i rilievi del nuorese e del Monte Acuto. Questa, al momento, la soluzione possibile.
Non solo. Nonostante un evidente miglioramento già nelle 24 ore successive, il pomeriggio di giovedì potrebbe proporci rimasugli instabili più localizzati. Stavolta, così parrebbe, gli acquazzoni – per la verità il tutto potrebbe risolversi più che altro con deboli rapide piogge o piovaschi – si trasferiranno verso le province meridionali dell’Isola e in particolar modo nel cagliaritano. Anche in questo caso vale quanto detto sopra: vi rimandiamo agli importantissimi aggiornamenti di domani.