Nel corso degli ultimi giorni vi abbiamo proposto vari approfondimenti, a ragion veduta verrebbe da dire, sull’evoluzione meteorologica dei prossimi giorni. La dinamicità primaverile ci mostrerà di che pasta è fatta, catapultandoci dall’estate più vivace alla primavera improvvisamente fresca. Pensate: in appena 48 ore avremo sbalzi termici di quasi 20°C! Differenze che non passeranno certo inosservate, visto che a pelle percepiremo un fresco incipiente e che le piogge giungeranno in Sardegna con foga inaspettata. Ed allora, alla luce di tutto ciò, viene da chiedersi: cosa proporrà la seconda metà di maggio?
Beh, non potendo prescindere dall’analisi modellistica comparata vogliamo mostrarvi una mappa MultiModel (elaborata dal Centro di Calcolo del Meteo Giornale) del prossimo 23 maggio. Ovviamente per confutare la tesi esposta occorreranno opportune modifiche e magari alcuni indici climatici a contorno. Ma ciò che emerge, evidente, è un cambio di guardia sostanziale.
La composizione ciclonica nord atlantica subirà modifiche ed è probabile l’isolamento di un’ampia Bassa Pressione – a carattere freddo – sulla Penisola Scandinava. Non solo. L’Alta delle Azzorre, in questo periodo confinata ben più ad ovest dell’arcipelago di appartenenza, potrebbe mostraci una ritrovata tonicità abbozzando una spinta dinamica verso nord. Se dovesse costituirsi il blocco delle correnti atlantiche, ecco che le maglie perturbate scandinave potrebbero estendersi verso sud e giungere fin sul Mediterraneo. A quel punto andrebbe ad aprirsi una crisi instabile consistenze, segnata da temperature inferiori alle medie stagionali e precipitazioni localmente consistenti. I contrasti termici che verrebbero a crearsi darebbero luogo a violenti temporali anche sulla nostra Isola, catapultandoci nuovamente agli inizi della primavera.
Permetteteci una considerazione conclusiva: trattasi di proiezioni a lungo termine e come tali vanno prese. Potrebbero esserci cambiamenti sostanziali, addirittura veri e propri stravolgimenti. Non scordiamoci infatti che la primavera è stagione dinamica per antonomasia e la variabilità meteo-climatica è capace di rendersi manifesta in men che non si dica.