Ci lasciammo con un editoriale a lungo termine focalizzato sull’eventuale realizzazione di una fase meteorologica decisamente fresca e instabile. Ci ritroviamo qui, nel nuovo appuntamento previsionale, con qualche certezza in più: la seconda decade di maggio sarà certamente variabile. Oseremo dire estremamente dinamica. Dinamicità che potrebbe esplicarsi con perturbazioni atlantiche ben più ravvicinate e tali da inibire la smania di conquista dell’Anticiclone africano.
Osservando il MultiModel, elaborato dal nostro Centro di Calcolo, abbiamo un’idea di quella che potrebbe essere la soluzione barica prevalente. La data scelta come riferimento è quella del 23 maggio, ma avremmo potuto spingerci oltre e mostrarvi scenari barici pressoché identici. Non scordiamoci che il MultiModel è l’unico modello in grado di sintetizzare, mediandole, le ultime emissioni dei più autorevoli modelli previsionali (ECMWF e GFS su tutti). Ed è per questo che, osservando crescenti frequentazioni in una direzione, possiamo sbilanciarci con discreta sicurezza verso una fase meteorologica ben più primaverile che in precedenza.
L’elemento forse più importante è la sostanziale mancanza, da qui a fine mese, di indizi che possano far propendere l’ago della bilancia verso nuove consistenti rimonte africane. Per intenderci, non dovrebbero ripresentarsi i picchi di caldo registrati durante l’ultima settimana.