Abbiamo annunciato in questo EDITORIALE la presenza del Nino, anomalo riscaldamento delle acque del Pacifico al largo delle coste sud americane, durante la prossima stagione estiva con importanti conseguenze a livello planetario. Ebbene, gli ultimi aggiornamenti non sono confortanti: durante la scorsa settimana a largo delle coste peruviane il riscaldamento superficiale marino è stato notevolmente accentuato e in pochi giorni i rincari termici hanno rasentato i 4°C.
Se “El Nino” continuerà a rafforzarsi nel corso dell’anno secondo questo trend, come previsto dal Climate Prediction Center, esiste un elevato rischio che la prossima estate possa risultare più calda della media con intense avvezioni sub tropicali e che il 2015 possa risultare l’anno più caldo da quando si rilevano i dati meteo. A tal riguardo ricordiamo che i primi mesi del 2015, specialmente primaverili, risultano tra i più caldi, a livello planetario, di sempre. Al momento, secondo le previsioni del Cpc e del Research Institute for Climate and Society presso la Columbia University esiste il 90% delle probabilità che il fenomeno duri per tutta l’estate, e l’80% che duri fino alla fine del 2015.