Prendiamo spunto dall’analisi dei dati pluviometrici di ieri per mettere in evidenza un’altra ottima performance fornita dal nostro LAM, nel suo secondo giorno di “lavoro”. Partendo dal presupposto che esordire in condizioni d’instabilità pomeridiana convettiva (previsioni meteo di estrema difficoltà e che mandano in tilt i centri di calcolo) è abbastanza complesso e rischioso per via della dipendenza dei temporali dalle locali condizioni termodinamiche, il nostro modello ad altissima risoluzione ha localizzato e stimato i fenomeni di ieri con un’ammirevole precisione.
Dall’elaborazione grafica è possibile apprezzare una soddisfacente corrispondenza tra le aree in cui i fenomeni temporaleschi erano in azione e quelle in cui erano previsti. I fenomeni più intensi si sono manifestati tra Barbagia, zone interne ogliastrine e Sarrabus dove riportiamo i pochi dati (area geografica sarda poco coperta da rete di stazioni meteo) di Sadali con 20,6 mm, Ollolai 20mm, Su Filariu 20,2 mm.
Notevole l’individuazione dei piccoli nuclei temporaleschi localizzati, rispettivamente, nelle zone interne dell’oristanese e capoterrese. Nel secondo caso, dove si trovava il team di MeteoSardegna, si è apprezzata una veloce cumulogenesi attorno alle 16 che ha scaricato qualche mm di pioggia (come previsto dal LAM) in pochi minuti di intensa precipitazione accompagnata da forti raffiche di vento e grandine di piccole dimensioni.
I temporali hanno sconfinato verso l’hinterland settentrionale di Cagliari dove si sono registrate deboli piogge ma la città (come previsto dal LAM) è rimasta all’asciutto e ha invece visto sfilare i rovesci lungo il settore orientale del Golfo degli Angeli, dove riportiamo l’accumulo di 9,4 mm a Geremeas.
Ricordiamo che il Lam è attualmente disponibile solo per l’attività redazionale ma nei prossimi giorni verrà messo online, con la previsione di tantissime variabili meteo, in una sezione apposita del sito e disponibile per tutti.