Il 22 gennaio 2015, i settori occidentali del Mediterraneo vennero investiti da una forte avvezione di aria artica polare supportata da termiche in quota molto basse (circa -35°C a 5000 metri). Scorrendo sul mare relativamente caldo esasperarono il gradiente termico verticale determinando l’approfondimento di una bassa pressione in sede balearica e l’innesco di intensa attività temporalesca che dal Canale di Sardegna risale verso nord in direzione delle coste meridionali sarde.
Probabilmente molti cagliaritani ricorderanno il temporale delle 4 del mattino. La sua incredibile intensità, piuttosto rara per il mese di gennaio, le frequenti e fragorose fulminazioni e la grandine copiosa fecero saltare dal letto in tanti che, armati di smartphone e fotocamere, immortalarono l’evento.
Le spettacolari foto che seguono vennero scattate a Santa Margherita di Pula dal nostro affezionato lettore e fotografo Maurizio Casula, che ringraziamo per la gentile concessione. Nel caso in esame si tratta di intense fulminazioni nube – terra “positive”, costituite cioè da più colpi (scariche che si susseguono). Stiamo dunque parlando dei fulmini più pericolosi a cui si può andare incontro e nella prima foto la scarica dista pochissimi chilometri dal punto di osservazione! Nella seconda, terza ed ultima foto è interessante notare, nell’area illuminata dalle fulminazioni, le virghe piovose dal colore bianco, cariche cioè di grandine.