La giornata di domani, pur svolgendosi generalmente calda e soleggiata lungo i nostri splendidi litorali, darà il via ad una nuova parentesi instabile, annunciata da più giorni nel nostro EDITORIALE. Le cause non sono da ricercarsi in nuovi afflusso di aria fredda polare diretta sul Mediterraneo ad alimentare insidiose gocce fredde bensì in una particolare configurazione sinottica, molto comune in questo periodo dell’anno: la lacuna barica. Per intenderci, il Mediterraneo non sarà protetto da una ben salda struttura anticiclonica (l’alta pressione delle Azzorre rimarrà stazionaria per qualche giorno in aperto Atlantico) ma nemmeno interessato da strutture depressionarie e la pressione si manterrà diffusamente su valori attorno a 1014hPa.
Una particolare configurazione barica che favorisce lo sviluppo di isolati “temporali di calore”, celle convettive alimentate dal forte riscaldamento diurno, dalla stagnazione umida latente e dagli sbuffi di aria fresca presente in quota. Domani registreremo le prime avvisaglie instabili e, come evidenziato dall’elaborazione grafica in cui abbiamo sovrapposto la nuvolosità attesa nel pomeriggio con le possibili precipitazioni, le nubi convettive torneranno padroni delle aree interne e montuose sarde durante le ore più calde del giorno. I fenomeni previsti dal nostro modello sono piuttosto scarsi e localizzati esclusivamente alla Barbagia e Ogliastra. Il nostro modello prevede scrosci di pioggia anche nei monti del Sarrabus, tuttavia qui l’analisi degli indici d’instabilità non sembra favorevole a questa ipotesi ed il tutto dovrebbe risolversi con un semplice aumento della nuvolosità pomeridiana.
Per maggiori dettagli, vista l’estrema localizzazione dei temporali pomeridiani, vi richiamiamo all’aggiornamento di domani.