In vari articoli che vi abbiamo proposto avrete capito che siamo prossimi all’esordio dell’estate, o bella stagione che dir si voglia. Ma sapere quand’è fissata la data ufficiale? Sicuramente in tanti, a ragion veduta, risponderebbero “il 21 giugno”. Altri, magari più avvezzi in materia, “il primo giugno”. La verità qual’è? Beh, diciamo che entrambe le risposte sono corrette e che la verità sta nel mezzo. A questo punto è doveroso introdurre due concetti: “estate meteorologica” e “estate astronomica”.
Partiamo dal concetto di stagione “meteorologica”. Nello specifico la data d’esordio è fissata il 1 giugno perché per convenzione le stagioni meteorologiche cominciano il 1° del mese di appartenenza (la primavera il 1° marzo, l’autunno il 1° settembre e l’inverno il 1° dicembre). In realtà non c’è un criterio specifico, diciamo che gli enti ufficiali hanno ritenuto opportuno tale distinzione serve per caratterizzare la stagione in essere. Ad esempio, nel caso dell’estate si dà per acquisito – statistiche alla mano – che i mesi di luglio e agosto sono i più caldi, i più secchi, i più soleggiati dell’anno. Al contempo la suddivisione è utile per comprendere al meglio gli effetti che determinate strutture bariche possono avere in una determinata area geografica: va da sé che d’estate un campo anticiclonico è ben più caldo che d’inverno, così come una perturbazione estiva è pressoché impossibile che possa causare nevicate alle medie latitudini.
Le stagioni astronomiche, al contrario, hanno un significato fisico ben preciso: l’esordio cade in corrispondenza dei solstizi e degli equinozi, ovvero quando il Pianeta raggiunge 4 punti ben precisi dell’orbita terrestre. Il passaggio in questi punti avviene sempre nello stesso periodo dell’anno. Ed ecco svelato l’arcano.