Nel pomeriggio di ieri, i fenomeni temporaleschi che abbiamo previsto, monitorato e fotografato hanno prodotto localmente eccezionali accumuli. Sulle coste meridionali del lago Flumendosa, la stazione meteo dell’idrografico “Flumendosa Meteo – Orroli” ha registrato l’impressionante valore di 127,8 mm in due ore di precipitazione. Il nucleo intenso del temporale era particolarmente ristretto e già pochi km più a sud, ad Escalaplano e Ballao, sono caduti rispettivamente 44,2 mm e 47,8 mm. Le precipitazioni convettive hanno interessato anche le stazioni di Isca Rena (Villasalto) con 11,8 mm, Campuomu (Sinnai) con 9,2 mm, e Serpeddi (Sinnai) con 4,4 mm.
Si è trattato del classico temporale di calore la cui origine non è ascrivibile ad un transito frontale ma esclusivamente all’instabilità residua presente nella massa d’aria. L’aria umida e stagnante si è instabilizzata durante le ore pomeridiane a causa del forte riscaldamento diurno innescando moti convettivi verso quote troposferiche superiori dove era ancora presente aria fresca residua dovuta al transito della goccia fredda. Tecnicamente il temporale è classificato come multicella temporalesca, un gruppo di celle singole che si muove come una singola unità e in cui ogni cella si trova in differenti stadi di sviluppo (sviluppo, maturazione, senescenza). Ogni cella ha una durata di circa 40 minuti e la sua origine è indotta dalle correnti discendenti del temporale maturo che innalzano nuova aria caldo umida (rigenerazione).
A seguire una spettacolare panoramica, composta da 16 singoli scatti e realizzata nelle pianure di Pimentel da Giancarlo Melis, che ci offre un’ampia veduta del sistema temporalesco nella fase di maggiore intensità (incudini bel sviluppate).