Per riassumere il tutto in poche parole potremmo dirvi che si tratta di una precipitazione solida. Ma non basta. Dobbiamo capire come e perché si forma. Per semplificare il concetto, possiamo dirvi che i chicchi si sviluppano all’interno delle nubi temporalesche e perché avvenga il processo v’è necessità di una forte corrente ascensionale (generata da una massa d’aria calda che dal suolo procede rapidamente verso le alte quote).
Il primo nucleo di ghiaccio che si forma – in seguito al congelamento del vapore acqueo o di piccole particelle d’acqua – viene assorbito dai moti turbolenti presenti all’interno della nube. Il piccolo chicco viene sballottato su e giù, fondendosi con altri nuclei o con l’acqua. Persistendo in quota, congela ulteriormente e cresce in dimensioni e peso. Fin tanto che la corrente ascensionale riesce a sostenerlo rimane sospeso, altrimenti precipita al suolo per gravità.
Affinché possano verificarsi dei danni è necessario che oltre alla dimensione (ed ovviamente al peso) subentrino altri elementi quali la velocità di caduta, la forma, la traiettoria e la compattezza. Solitamente bastano fitte grandinate con grani di 2 cm per causare danni all’agricoltura, mentre per le auto è necessario che i chicchi superino tale soglia.